Dicono di GZ

29.9.08

Postilla

Qualcuno sa dirmi cosa c'entra giù nella seguente frase? (tratto da repubblica.it, dove .it significa 'basta con l'italiano').

l'escamotage usato dal regista per spiegare lo scatenarsi dell'eccidio - e presente giù nell'omonimo romanzo di James Bride (edito da Rizzoli) da cui è tratto - è di quelli naturalmente destinati a far discutere: a provocare il massacro, nella finzione letteraria e cinematografica, è infatti un partigiano.
C'era qualche motivo per dire giù? Forse è uno zerbino-libro? Oppure è il guanto di Giaccazaino che si annida nella tua ombra e ti prende al collo con pretestuose querelles cinematografiche?

Ultimo lunedì

Lunedì è il giorno in cui è meglio fare entrare le barrozze, ma non è detto: il mercoledì restavano fuori (vadite retro!), e il venerdì entravano per forza (per cambiare gli asciugamani """bianchi"""). Quindi c'era l'opzione 'cestino fuori dalla porta', e quella 'soqquadro' (l'unica parola con due 'q', nonché l'unica cosa che gli riesce di fare). Regolarmente c'era una lezione alle 8.30 del lunedì: i primi anni """greco""" (le virgolette fanno riferimento al già citato Esperienza di Cocomero), poi sanscrito, poi letterature comparate (perché questo era). Ma Dro-san è nato una mattina piovosa di lunedì, quindi è abituato a fare cose faticose di lunedì mattina.
Lunedì era anche il giorno dei buoni propositi: "Massimo domani vado a fare il versamento" (due mesi dopo: "C'ho ancora quel versamento da fare, non è che avrò perso il bollettino?"), oppure "Sta settimana comincio a studiare per il colloquio" (il giorno del colloquio: "Cosa m'invento stavolta? Al mostro lampada ci hanno già pensato..."). Era anche il giorno pieno di seminari e lezioni tutto il giorno, con la prospettiva (almeno in mensa vecchia - anzi, anche stasera) di un brodo di patate che a un certo punto è stato soprannominato parmentier (leggi parmentièrre); il formaggio e il pepe lo nobilitavano.
Quest'anno il lunedì è il giorno dell'orale, del trasloco (che lo fa magicamente diventare martedì), del filiamo in biblioteca a cercare pane lasciato incustodito. Allegrezza.

Ultima domenica

In ottemperanza al 'ghirismo domenicale', scrivo di lunedì le cose della domenica (e più tardi quelle dello stesso lunedì, che è sempre il giorno più incasinato).
La domenica era il giorno in cui dormire un po' di più non era un optional: le feste del sabato sera (feste tra gente che neanche si conosce, feste che-tanto-bevendo-non-c'è-bisogno-di-conoscersi) avevano tramortito i miei neuroni e così la sveglia non suonava, permettendomi di dormire fino a tardi (che nel mio lessico - a quanto pare piuttosto dissimile dal comune - significherebbe 8.30/9.00). Dopo la sveglia e la colazione con i cartoni animati, una camminata avrebbe onorato il mio perenne istinto a passeggiare, possibilmente grazie anche all'apporto di un budino di riso o ricotta a Dorcepisa, oppure di un semolino al cioccolato di Sarza (oh, è scritto popio 'osi!). L'accordatura settimanale di Tschembly è perlopiù domenicale: quindi inutile, visto che non lo userò probabilmente fino a giovedì, e anche difficile per il contemporaneo tramestio delle campane (tutte sfalsate di diversi quarti d'ora, a Pisa).
Quando c'era la mensa vecchia, era (come ricorda Tarty) la volta dell'aglioliopeperoncino (un derivato del Giaccazaino comune) e soprattuto del pasticcino (che per me era sempre il fungo al cioccolato, con l'alternativa del bignè). Spesso però il secondo era lo stracchino (anche se non so esattamente perché). Invece ora nella mensa nuova fanno sempre gli gnocchi di panna con panna di asparagi e panna sciolta, la carne di bove ostrogoto con funghi alaskani e simili amenità (che per me si riducono sempre alla frase: "per me il solito" = pasta in bianco). La sera ci sarebbero stati i Sofricini) e probabilmente un gelato riparatore (e una volta c'era anche Coppelia, ora solo De' Coltelli - affilatissimi, di questi tempi). Il resto non macrofago della giornata sarebbe passato a cazzeggiare in attesa del lunedì massaio. E per tutto questo, amica domenica stipendiata dallo Stato, ci manchi già. Dimenticavo: la domenica è spesso il giorno in cui torna The Maximum Zaronn - e per questo, cara domenica, non mi mancherai mancopenniente.
E ora a caricare i pacchi del lunedì (manco fossi Pupo...).

27.9.08

Ultimo sabato

Vediamo se riesco a tenere a diario tutti gli ultimi giorni nella 129 (che non è la macchina di Paperino, la cui targa è formata dalle cifre di pi greco + 0,01).
< /delirium tremens >
Oggi è giornata veramente delirante: cominciando a fare i pacchi (che ovviamente non bastano - non basteranno mai! VI ODIO! NON MI AVRETE!!!!), mi sono reso conto che ho tantissimi libri di cui non mi farò niente e non mi sono fatto niente per 5 anni. Certo le mie ...00 edizioni critiche et similia saranno comode (quell'unica volta che dovrò consultarle). Ma i romanzi di Faletti? I fantasy di Terry Brooks? Le memorie della Montalcini? L'erbolario di famiglia? La storia economica e sociale del vicino oriente nel medioevo? La biografia di Rasputin? Gli Arcana Mundi?
Ma vogliamo parlare di tutti quegli altri, di quei mille libri sugli etruschi, sui Fasti di Ovidio (ma perché, Dro-san?!), sull'odiata storia romana, sull'Appendix (boia), sulle letterature del mondo: vorreste farmi credere che, per il fatto di essere più plausibili, mi serviranno mai a qualcosa?
Eppure i sabati di tante settimane sono trascorsi ora al mercatino mensile (libri), ora da Feltrinelli e Fogola (i primi anni - comunque libri), ora a suonare (prima il piano, poi il cembalo - per cui, ovviamente, servono spartiti e ...LIBRI! su rieducational channel).
Spesso il sabato è stato anche il giorno in cui cominciare gli esami di lunedì (ma in realtà era venerdì e l'hanno spostato); il sabato è il giorno che i pisani latitano più del solito dalle mansioni civili, e inevitabilmente doveva finire in cazzeggio più o meno impegnato alla ricerca di un'alternativa al consorzio umano: LIBRI!
Ora questi simpatici amici, amati da me come dagli acari (Acarus Giachazainis), sono in parte finiti negli scatoloni che presto solcheranno la soglia di Ca' Somaicy-Strindjamow. Gli altri mi ridono in faccia dai loro spalti di legno, loro che ancora non sono stati rimestati nei polverosi calderoni del trasloco, loro che dovranno in qualche modo essere vinti. Infinite libbre di libbbri!!!
Aggiungiamo per completezza: il sabato è quando le barrozze cominciano a gridare un po' più tardi del solito; quando pensavi di avere fatto presto, e invece... ma tanto...; quando in mensa, di sera, non ci sono gli sfigati [= è deserto]; quando i tòst (!), e ho detto tutto.

26.9.08

Ultimo venerdì

Ultimo venerdì della mia vita nella stanzetta, la 129 temuta dagli scienziati e da me stesso. Il commiato finale sarà più onorifico; per il momento mi limito a ricordare che solitamente il venerdì:
- le bimbe entravano a distruggere i miei effetti personali ("un.zi sa.mmai che un giorno 'un arrivi l'effebiì a.ccercarti, 'osì 'un scoprano niente"), e io le ringraziavo con bestemmie a denti stretti; il prossimo venerdì non ci sarà nessuno pagato dallo Stato per pulirmi la stanza, e improvvisamente mi sento più saggio;
- mi preparavo per l'ultimo giorno di palestra della settimana, e una volta tornato facevo il bucato con la tuta sporca e le altre cose, ovviamente nelle lavatrici interrate nelle viscere del Timpano: che noia raggiungerle, scendendo le scale, aprendo il pesante portone del Timpanino, entrando al Timpano, ridiscendendo al seminterrato, e poi di nuovo tutto al contrario. Meno male che ora avrò la mia lavatrice, meno male: ora pago tutto io;
- mi dicevo che per la biblioteca c'è il sabato (e il sabato mi sarei poi detto "c'è il lunedì"), preferendo andare a zonzo per commissioni di dubbia improrogabilità; oppure andando a suonare in Istemmi (che da quando la frequento io è "Sala Be-Stemmie", vista la recente mania delle barrozze di spostare malamente il clavicembalo). In caso di convegni (solitamente dei prosperi storici o del bel trambusto di fisici... puff pant) il venerdì si trasformava odiosamente nella giornata di biblioteca (almeno fino a pranzo), con la rabbia aggiuntiva della chiusura settimanale di Dorcepisa. Ora forse resta solo Dorcepisa, che almeno negli altri giorni è aperto: chissà che ne sarà dei miei rapporti con Istemmy, Bib, e le altre simpatiche infrastrutture del Normal-Zoo;
- sicuramente qualcos'altro viene fatto di venerdì, chissà cosa (me lo ricorderò quando non potrò più farlo).
L'ultimo venerdì sarà invece trascorso a fare scatole (anzi, a preoccuparmi del fatto che devo imballare, senza di fatto riuscirci) e a strizzarmi nell'attesa dei (veramente?) agognati risultati del sum. C'è chi di venerdì, invece, ha salvato il mondo da serpenti, omini storpi e armati di forca, preti, giaccazaini (tm) e cossigandreorluschi (ma queste tre categorie si sono salvate con la mitosi, e per ciò noi le detestiamo).
DIMENTICAVO: E come ogni venerdì, ecco la pissa a ricordarsci che...

23.9.08

Conservatorio

Ebbene sì, cari amici che non leggete il blog, quelli di voi che già lo sanno, lo sanno già, ma do agli altri non-leggenti la notizia che mi hanno ammesso in conservatorio.
Questa la frase di accoglienza della prof. "è facile entrare ma è altrettanto facile uscire".

20.9.08

Ho mangiato la mia ragazza

Non riesco a trovare video su youtube, è assurdo...
Vabbè, accontentatevi del testo (anche perché l'audio - vista la perpetua stecca del cantante - è omissibile) de "Ho mangiato la mia ragazza", presentata dal gruppo "La sintesi" a Sanremo 2002.

Dottore ho urgente bisogno
di parlare un po' con lei
ho instaurato un rapporto morboso
con la mia ragazza.

Ho chiuso tutte le porte con il mondo
ho dormito abbracciato ai suoi vestiti
volevo quasi fermarla nell'ambra
ma poi ho capito che il posto più sicuro
era dentro di me

Ho mangiato la mia ragazza
per la mia voglia di conoscere a fondo
la verità - a-ah
Ho mangiato la mia ragazza
per contaminare la mia persona
con le sue semplici qualità - qualità a-ah
Volevo solo puntualizzare
che non è bieca gelosia:
con quella ho sempre più o meno convissuto
perché la giudico una debolezza mia.

Mi sono chiesto dove avesse l'anima
e non trovando una risposta
ho pensato "io la mangio
e il mio metabolismo farà il resto".

Ho mangiato la mia ragazza
per la mia voglia di conoscere a fondo
la verità - a-ah
Ho mangiato la mia ragazza
per contaminare la mia persona
con le sue semplici qualità - qualità a-ah

volevo quasi fermarli nell'ambra
ma poi ho capito che il posto più sicuro
era dentro di me

Ho mangiato la mia ragazza
per allargare la mia cultura
inglobando la sua [x2]

p.s. Ho trovato questa versione dell'ex-cantante, ora solista, che ha capito di dovere cantare qualche tono più sotto (anche se non è migliorato troppo...).

14.9.08

Durante

Ricorre oggi l'anniversario della scomparsa, pure avvenuta in tempi ormai lontani, di

Durante (detto Dante) d'Allaghiero

la cui opera ancor muove e diletta.

10.9.08

Fine? [a quanto pare, no]

A quanto sembra, gli sforzi congiunti dello Scienziato Pazzo de' Racconti, di Paolecchiara, di Giaccazaino, di Sephiroth of Squaresoft, di Zagato, e di qualche altro Cattivo-Ma-Molto-Molto, non sono serviti a inficiare la bontà dell'esperimento Cern, cui va il nostro ringraziamento per il fatto che le particelle esistono pur non venendo menzionate nella bibbia (per quanto la "particella di Dio" alluda a gesta in essa narrate).

Dunque, cari amici che non leggete il blog, ritorna a potersi rivelare utile l'ultimo affare intrattenuto dai Tesorieri del Tempietto. Di cosa parlo?

HABEMUS DOMUM

e appena ce ne sarà modo faremo un simpatico festino d'iniziazione. Yuk yuk!!!

9.9.08

Sandrone

Cari amici che non leggete il blog,
vi presento il mio bisquadrisavolavunculopitecognato Sandrone, del cui cognome porto ancora il nome.


L'unico altro superstite lavora a Strozus:


[andate col cursore a min. 2:20]

Comunque, ho idea che nessuno riuscirà a campare più facilmente di questi simpatici micro-porcellini d'India con fattezze mostruose e pressoché inquietanti, che resistono però anche nello spazio più profondo.

8.9.08

Scegliere (non sempre è difficile...)

Se mi chiedessero chi sposerei, tra lei



e la Jelmeeny [spero che così non scovino il post...], sceglierei sicuramente - dopo molto patire per la necessità della mia buona azione - quest'ultima: avrei più possibilità di eliminarla, non c'è dubbio.
Ciellina, bresciana di sangue democristiano (non me ne voglia il fido Gio'), berlusconiana, cretina, bigotta, sfiduciata per inoperosità da presidente del consiglio comunale (e poi va a fare i progetti di legge "per la promozione e l'attuazione del merito nella società, nell'economia e nella pubblica amministrazione"), avvocato (con abilitazione presa a Reggio Calabria), cretina (l'ho già detto?)...
Insomma, la sostituirei - dopo molto patire per la necessità etc. - ai clarinettisti, nella top ten della mia lista nera (o rossa?).

p(ost) p(ost): S'intende che la mia fonte è wikipedia, dunque - diversamente dal sito del Governo della Repubblica Italiana - affidabile.

7.9.08

Pronto Concorso

Istruzioni per il concorso a premi n. 1 del Tempietto di Dro-San:
1. Notare TUTTI gli elementi dell'immagine seguente.
2. Chiedersi dunque: Non sarà che c'è un messaggio dietro?
3. Rispondersi.
4. Inviare la risposta a: Ri-Educational Channel - piazza dei Cavalieri - Livorno (prov. Pisamerda)


Tra coloro che avranno risposto correttamente, verranno estratti 10 fortunati, cui vanno in premio altrettanti kit di salvataggio pieni della nostra più solidale comprensione.
Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

6.9.08

Tirar giù i porchi

Esiste in musica la forma del Tema con Variazioni.
E variazioni fa rima con Mosconi.



Grazie.

Ricordiglio 1 - "Fammi dire" di Avitabile

Nell'attesa del buco nero (v. post precedenti), mi sono messo a pensare ad alcune cose antichissime, di quelle che uno si ricorda o perché sono uno stereotipo nei racconti dei propri genitori ("e quando ancora non parlavi bene dicevi piopio"...), oppure perché sono filacci un po' meno lisi degli altri, nel bandolo delle cose importanti. Proprio per ospitare questi fantasmi che talora ammiccano dal profondo apro le porte del Ricordiglio, lo sgabuzzino di Casa Memoria.
Un filaccio dei più sfatti, dei meno eleganti, ma incredibilmente legato a tante giornate remote e, per varie concatenazioni, a gran parte della mia infanzia, è una canzone di un autore molto poco ascoltato ma assai meritevole (anzi: poco ascoltato proprio perché assai meritevole). In verità, la cosa che mi spinge a creare questo post è che, cercando su internet, non ho trovato nessuna trascrizione del testo: ne ho trovate della Llama Song, di Paolaecchiara, di Topo Gigio... ma di trascrizioni delle sue canzoni (di quelle pochissime che mi ricordo) nessuna. Per fortuna ho trovato almeno il video su iutiùb.
Vediamo dunque di rimediare anche a questa mancanza della rete. Avverto solo che non capisco bene le parti in 'inglese' (cioè, la lingua è quella, ma mi sa che la 'pronuncia rock' è un po' alterata rispetto al normale): i volenterosi mettano le integrazioni nei commenti.

Enzo Avitabile - Fammi dire [seconda traccia dell'album Stella dissidente, EMI 1990]



one - two - three - AYE
'ey 'ey 'ey, [ da integrare] scream
[ da integrare]

Vorrei girare il mondo su una cometa,
restare sveglio e non dormire mai,
vorrei fumarmi tutta la Giamaica,
mandare a casa chi non vuol capire...
[ da integrare]

Fammi dire
quello che voglio
fammi fare
quello che sento
I'm a free man
I'm a free man
I'm a free man
I'm a free man

Dipingerei di nero la Casa Bianca,
e toccherei il culo a Lady Thatcher (he he he),
vorrei un luna park nella Nigeria,
telefonare a Dio con un gettone

Fammi dire
quello che voglio
fammi fare
quello che sento
fammi andare
dove mi par
[and a?] scream
voglio alluccà

3.9.08

Fine? [ep. 1]

Non resisto: so che dovrei aspettare un po' ma, tra la fine imminente (?) e il caldo che toglie il sonno, aggiungo anche questo, il mio primo pegno per l'incerto avvenire.

Molti conoscono la Llama Song, anche se alcuni la ricordano come "Canzone del Lama" o "Quella cosa su iutiùb che fa lama lama". Già più ridotto è il numero di quelli che sanno bene il testo. Nessuno, infine, è arrivato a comprenderne il significato profondo (tranne Lui; anche Dio l'aveva capito, ma l'ha dimenticato dopo una colluttazione con Chuck Norris). Hanno anche inventato un emozionante gioco di ruolo legato al "Bacio del Lama".
Nessuno però sembra essersi cimentato con la traduzione in italiano; per meglio dire, chi l'ha fatto non ha prodotto risultati eccezionali. Cerco dunque di rimediare, facendo però presente che non basta l'inglese a tradurre il LLAMA [con pronuncia da esperto di Ippocrate (chi intende...)].
Eccovi dunque un tentativo di traduzione in volgare e in "prosa lievemente ritmica" (secondo la definizione di Ribaldo Din-Don-Ato in Esperienza di Cocomero, pag. di troppo).

Qui c'è un lama, là c'è un lama
ed un piccolo altro lama
lama a ciuffo, lama buffo,
lama lama anatra
lama lama, torta, lama,
pillola mattone patata lama,
lama lama, fungo, lama
lama lama anatra

Un tempo ero una capanna [1],
vivevo in una torta,
ma non sapevo come l'arancia
il rastrello abbatté [2].
Solo da tre anni ero morto
ma raccontò una storia [3]
e ora, bimbo, ascolta
la ringhiera [4].

Hai tu forse visto un lama
baciare il lama a un altro lama?
Il lama di un lama sa di lama, [5]
lama lama anatra.
Mezzo lama, doppio lama,
non un lama - mezzadro - lama,
lama in auto, allarma un lama,
lama lama anatra

E' così che si chiama adesso? [6]
E' tutto così vecchio? [7]
E' fatto di succo di limone? [8]
Pomello, caviglia, raffreddore. [9]
Diventa povero il mio canto, [10]
ho perso la mia buona sorte:
è tempo ormai della pensione
e di diventare un'anatra

[1] lett. "casa sull'albero"
[2] "rastrello" traduce l'ingl. "rake": ci sarà un gioco con il simile "drake", maschio dell'anatra, e con l'arancia che spesso gli fa da contorno?
[3] traduce "but it told a tale": ma chi la raccontò?
[4] o bisognerà intendere "appoggiato alla ringhiera"?
[5] altri traduttori sbagliano nell'interpretare "lama di lama, assaggi (o sapore) di lama". Qua si intende che il lama di un lama, che mai abbiamo visto baciato da un altro lama, porta con sé il sapore del lama. E' questo il riflesso di un'antica teoria che vuole che il lama trasmetta il proprio sapore ad ogni sua parte (compreso il lama).
[6] cosa?
[7] cosa??
[8] il dubbio di tutti (cf. video)
[9] l'autore soffriva di disturbi sinaptici
[10] in effetti...

Fine? [Pilot]

Anche se nessuno sembra preoccuparsene, il prossimo 10 settembre al Cern di Ginevra verrà compiuto un esperimento in cui (ora comincia la parte in cui gli scienziati vomitano uova marce) si cercherà di riprodurre un istante di Big Bang, ovvero di spezzare dei protoni lanciati a velocità folli... Ciò servirebbe a (tentare di) scoprire le meraviglie dell'universo che ancora si celano negli abissi dell'esistenza stessa: il mistero delle dimensioni parallele (molto poco affascinante), quello della gravità (molto più affascinante) e soprattutto quello dei marshmallow (...) potrebbero essere finalmente risolti e illuminare il nostro futuro. Ma forse lo oscureranno: alcuni scienziati (che il Sole24Ore definisce "oscuri" molto democraticamente) hanno fatto appello alla Corte per i Diritti Umani dell'Unione Europea (che è come dire la Commissione Onestà di Montecitorio) perché temono che il buco nero che potrebbe nascere dall'esperimento divori a poco a poco (o velocissimamente, non lo so) il nostro mondo, l'universo e tutti gli idioti che ancora lo abitano. Ora, da un lato sappiamo che è impossibile perché il calendario Maya pone la fine di tutto al 2012; soprattutto, se ci fossero problemi simili, John Titor ci avrebbe già salvati. Inoltre romperemmo le scatole a quelli che devono giungere con i fulmini, "tu sopra tu sotto", "tu bravo tu perfido" etc., e sappiamo bene cosa succede quando loro si incazzano... [diapositiva]
Ma... Poniamo che, per colpa di un esperimento malriuscito, il mondo fosse completamente annientato. L'aspetto che più mi ossessiona di questa ipotesi è che, a differenza che nel caso di un'invasione aliena (peraltro già in corso) - in cui ci sarebbero delle forme di dubbia intelligenza interessate a conservare, per motivi storiografici, i segni della nostra antica presenza - invece in questo caso non avremmo nessuno a cui lasciare alcunché perché non esisterebbe nulla di niente (nuddu 'miscatu cu nnìent∂, verrebbe da dire).
Altra cosa tristissima è che l'esperimento - che, sicuro quanto si vuole, è pur sempre molto rischioso (a quanto pare) - non viene frenato non perché sia ritenuto sicuro al 100%, ma perché è stato finanziato da 20 paesi con 6 miliardi di euro.
Ora, la cosa veramente importante è questa: continuo a cercare casa? Oppure aspetto la distruzione? Poi, cerco di dimagrire o no? Insomma, come si dovrebbero passare i 7 giorni che precedono la possibile ma non sicura fine del mondo? Se fosse sicura, so bene cosa farei (tutto quello che non sto riuscendo a concepire ora, probabilmente). Ma non sapendo se dovrò continuare ad arrovellarmi sulle clausole di un dottorato con sede nello sgabuzzino marcio di un remotissimo fondo della galassia - respir! respir! - e considerando che la galassia stessa potrebbe - come dire? - puff o anche sprzzzichìt e poi basta...

SNS made in China: "This is the idea"

Prima di ricominciare a inventarmi nuove cavolate, vi segnalo questo post della Timpanara nella Foresta Nera. Perlopiù è inquietante, ma ha anche del bucolico.