La mia bambina con le palle in mano (Usbergo Sabàto)
Tra tante paccottiglie che s'ammirano a Pisa
io ben so, deh, a quale posso il mio box-doccia assomigliare.
Certo alla schiuma, alla nerastra schiuma
che dal tubo discorre;
alla scia di polvere di mattonella sgretolata
ch'esce bianca e bordeaux dal muro,
e il piede dissemina;
a dei grumi, insensibili grumi di silicone,
che si fanno e disfanno tra le mani.
E ad altre cose ostili e ingombranti.
Questo più o meno il resoconto da Ca' Somaicy Strindjamow, dove il box doccia ha smesso d'essere (una prece) e verrà presto sostituito da quello nuovo che io avevo chiesto all'Idraulico, che l'Idraulico aveva chiesto al Mandrillo, che il Mandrillo aveva chiesto alla Vacca (una prece), che al mercato (forse quello dell'usato) compra i pezzi di ricambio. Dunque ho sprecato ore (potrei dire giorni, visto che si tratta di diverse ore in diversi giorni) a sgrassare silicone e a cercare docce per alluvionati... per nulla. GraZie amica esistenza, ti sono sempre troppo grato.
In compenso ho un'immagine meno stereotipata dell'Idraulico. Ha solo due telefoni, uno per la moglie (e il mondo legato a sua moglie) e l'altro per "le donne". A quest'ultimo telefono hanno chiamato:
1. "Quella che lì la tua amica... Sì però stavolta dille che... Sì, appunto, basta col divano, se c'è su' ma'... ecco, dille che si faccia a letto".
2. "Oh ma 'un.zo se ti reggo... magari sci si vede in albergo... via, vedrò di mangia' po'o, artrimenti m'addormento... ma.tte.ssei brava?".
Dulcis in fundo, "deh, scusami santo per le selefonase, ma deh, l'idrauli'o ha.dda.ffa'.ll'idrauli'o". E se solo sapesse quanto è difficile trascrivere foneticamente anche il raddoppiamento, eviterebbe certo di fare simili telefonate.
In compenso ora il gas funziona senza minacciare l'esplosione, l'acqua scorre, la mattonella non attenta ai tessuti del mio piede e la doccia... Ah la doccia, quell'unico ritaglio di intimità (oddio, lessico giornalistico) nella congerie settimanale di vuoti e pieni (pheeew, dislessico dro-san). Se sapeste com'è difficile lavarsi senza doccia, com'è difficile addirittura farsi una doccia senza la doccia, allora mi avreste tutti (???) invitato a delordarmi a casa vostra (merito glorioso a Contessa e Tardells).
Ora mi toccherà pulire ciuccio intorno a me, e prego sant'Eufemia di non farsi bestemmiare troppo, oggi.
Stasera mi godrò il sonno dei giusti dopo essere andato alla festa dei Paryah, festa mascherata (ma non è stipendiata come invece questa). Non so ancora bene se e, in second'ordine, da cosa mi travestirò: il vestito da Sabina, la Secchia Rapita, non può venire alla luce, perché richiede troppo lavoro; Grazia Molta, Salacadula e Signora Vomito restano tra le cose più probabili (posta la parrucca come essenziale per tutte, dovrei trovare nell'ordine: un serto di narcisi, OR un complesso di inferiorità realizzato, OR un fisico decadente; a quel punto il gioco è fatto).
Finiamo ridendo (ora pro nobis). Un idraulico viene in casa e dice: "Finisco domani". BWAHAHAHAHAHAHA
[ngz] Ebbene sì amici (???), non finirà mai, perché l'idraulico è consustangziale a ciò che non nomino per paura della folgore assassina e vertiginosa della notte salsa e tafferuglinosa che GZ e Karnival mi preparano.
Tra tante paccottiglie che s'ammirano a Pisa
io ben so, deh, a quale posso il mio box-doccia assomigliare.
Certo alla schiuma, alla nerastra schiuma
che dal tubo discorre;
alla scia di polvere di mattonella sgretolata
ch'esce bianca e bordeaux dal muro,
e il piede dissemina;
a dei grumi, insensibili grumi di silicone,
che si fanno e disfanno tra le mani.
E ad altre cose ostili e ingombranti.
Questo più o meno il resoconto da Ca' Somaicy Strindjamow, dove il box doccia ha smesso d'essere (una prece) e verrà presto sostituito da quello nuovo che io avevo chiesto all'Idraulico, che l'Idraulico aveva chiesto al Mandrillo, che il Mandrillo aveva chiesto alla Vacca (una prece), che al mercato (forse quello dell'usato) compra i pezzi di ricambio. Dunque ho sprecato ore (potrei dire giorni, visto che si tratta di diverse ore in diversi giorni) a sgrassare silicone e a cercare docce per alluvionati... per nulla. GraZie amica esistenza, ti sono sempre troppo grato.
In compenso ho un'immagine meno stereotipata dell'Idraulico. Ha solo due telefoni, uno per la moglie (e il mondo legato a sua moglie) e l'altro per "le donne". A quest'ultimo telefono hanno chiamato:
1. "Quella che lì la tua amica... Sì però stavolta dille che... Sì, appunto, basta col divano, se c'è su' ma'... ecco, dille che si faccia a letto".
2. "Oh ma 'un.zo se ti reggo... magari sci si vede in albergo... via, vedrò di mangia' po'o, artrimenti m'addormento... ma.tte.ssei brava?".
Dulcis in fundo, "deh, scusami santo per le selefonase, ma deh, l'idrauli'o ha.dda.ffa'.ll'idrauli'o". E se solo sapesse quanto è difficile trascrivere foneticamente anche il raddoppiamento, eviterebbe certo di fare simili telefonate.
In compenso ora il gas funziona senza minacciare l'esplosione, l'acqua scorre, la mattonella non attenta ai tessuti del mio piede e la doccia... Ah la doccia, quell'unico ritaglio di intimità (oddio, lessico giornalistico) nella congerie settimanale di vuoti e pieni (pheeew, dislessico dro-san). Se sapeste com'è difficile lavarsi senza doccia, com'è difficile addirittura farsi una doccia senza la doccia, allora mi avreste tutti (???) invitato a delordarmi a casa vostra (merito glorioso a Contessa e Tardells).
Ora mi toccherà pulire ciuccio intorno a me, e prego sant'Eufemia di non farsi bestemmiare troppo, oggi.
Stasera mi godrò il sonno dei giusti dopo essere andato alla festa dei Paryah, festa mascherata (ma non è stipendiata come invece questa). Non so ancora bene se e, in second'ordine, da cosa mi travestirò: il vestito da Sabina, la Secchia Rapita, non può venire alla luce, perché richiede troppo lavoro; Grazia Molta, Salacadula e Signora Vomito restano tra le cose più probabili (posta la parrucca come essenziale per tutte, dovrei trovare nell'ordine: un serto di narcisi, OR un complesso di inferiorità realizzato, OR un fisico decadente; a quel punto il gioco è fatto).
Finiamo ridendo (ora pro nobis). Un idraulico viene in casa e dice: "Finisco domani". BWAHAHAHAHAHAHA
[ngz] Ebbene sì amici (???), non finirà mai, perché l'idraulico è consustangziale a ciò che non nomino per paura della folgore assassina e vertiginosa della notte salsa e tafferuglinosa che GZ e Karnival mi preparano.